giovedì 20 marzo 2008

Riti pasquali

Stamattina abbiamo fatto colazione con pane e ricette, per decidere che cosa cucineremo alla numerosa comitiva che farà la Pasqua con noi.
Io avevo sul mio lato del tavolo le mie riviste di ricette preferite, il prof la sua personale bibbia, vale a dire il ricettario di cucina napoletana di Aurelio Fierro.
Si, proprio Aurelio Fierro, il noto cantante napoletano scomparso qualche tempo fa, che con il ricavato della sua attività aveva aperto un ristorante, e quindi raccolto in un libriccino le ricette più tradizionali.
La copia del libriccino in questione era di proprietà del padre del prof, maitre d'hotel, ed è piuttosto malmessa: anni e anni di consultazione hanno fatto si che le pagine siano grigiastre, con vistose macchie di unto e di salsa di pomodoro, ma in casa nostra il prof non cucina niente senza aver prima verificato la ricetta, che ripassa mentre il piatto si cucina, tanto per essere sicuro di non aver dimenticato nulla.
Insomma che una volta deciso il menù il prof è partito per la spesa, mentre io ho preparato il pane.
Devo dire di essere estremamente soddisfatta del mio recente acquisto, vale a dire dell'impastatrice, decisamente più flessibile rispetto alla vecchia macchina del pane.
Oggi ho preparato dei panini morbidi con farro ed erbe aromatiche, che hanno lasciato un profumo stupendo per tutta la casa.
Dopo pranzo abbiamo iniziato le operazioni di cucina pasquale, con la preparazione della pastiera.
Io e il prof prepariamo la pastiera in equipe, lui fa la pastafrolla, io preparo l'impasto.
Non sto a scrivere la ricetta, ce ne sono tante e sono tutte abbastanza buone, l'importante è che vengano scelti ingredienti di primissima qualità e che, per avere una pasta frola croccante, si usi lo strutto invece che il burro.
In realtà un ciclo di preparazione prevede la cottura di due pastiere, e ovviamente nessuno è riuscito a reistere, stasera abbiamo fatto l'assaggio, sai mai che sia venuta male e che poi agli ospiti non piaccia :-)

94,2 kg
135/88 mmHg

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