Il prof ha avuto una nottata agitata, non so se per colpa del risotto bruciacchiato di ieri, o più verosimilmente per colpa di una influenza intestinale, così oggi non ha praticamente mangiato nulla, solo un po' di the a colazione, una minestrina a pranzo e proprio nulla per cena.
Per un po' gli sono andata dietro, e infatti a colazione ho preso the con un po' di pane tostato, a pranzo alla minestrina ho aggiunto solo mezza mozzarella di bufala, ma all'ora di cena avevo troppa fame, e così, in perfetta solitudine, mi sono fatta una veloce ma buona cenetta: vellutata di asparagi, costolette di agnello, una fetta di pane fatto in casa e un paio di mandarini.
A proposito di pane fatto in casa, ho fatto il pane di meliga, vale a dire il pane comune a lenta lievitazione, con l'aggiunta di un po' di farina di mais e di farina di miglio, quando è uscito dal forno ho avuto qualche dubbio, era veramente diverso dal pane che sono abituata a fare, e invece è venuto semplicemente perfetto.
Corollario della giornata: il quoziente di insopportabilità di un uomo è inversamente proporzionale alla reale gravità del suo male.
Pane di meliga
300 g di farina manitoba, 100 g farina di mais, 100 g farina di miglio, 350 cc di acqua, 10 g di lievito secco, 10 g di sale iposodico, 1 cucchiaino di malto di riso
Sciogliere il malto in 100 cc di acqua tiepida. Mettere 100 g di farina manitoba nell'impastatrice, aggiungere il lievito e l'acqua col malto. Impastare per qualche minuto e far riposare per 1 ora.
Aggiungere gli altri ingredienti e impastare bene. Mettere l'impasto in una terrina, coprire con un panno umido e far lievitare per 2 ore al buio e al riparo da correnti.
Sgonfiare l'impasto e far riposare altri 10 minuti.
Ungere leggermente la placca del forno, disporvi l'impasto formando un filone, coprire nuovamente col panno umido e far lievitare per un'ora.
Preriscaldare il forno a 200 °C, praticare dei tagli diagonali sul filone, e far cuocere per circa 45 minuti.
96,3 kg
142/95 mmHg ... e ho l'impressione che sia colpa del caffè
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