venerdì 18 aprile 2008

My two cents

Ieri ho accennato a Giuliano Ferrara e stamattina, mentre cercavo della documentazione su google, con dei criteri di ricerca che comprendevano le parole inceneritore, discarica e altri, mi è saltato fuori un articolo del "Foglio", nel quale Giuliano ferrara ammetteva che quello che è successo al suo partito è stata una catastrofe.
A parte l'assoluta e imprevedibile stranezza dell'associazione fatta da google tra Giuliano Ferrara e le discariche, vorrei offrire una mia piccola interpretazione dei risultati al povero giornalistone, che evidentemente, nonostante il millantato servizio nella CIA, in analisi non è molto ferrato.

1)  il simbolo
Credo che nemmeno uno studente di grafica poco dotato potesse mettere insieme un simbolo più anonimo di questo, pun in una panoramica di simboli monotoni e non attraenti. Giulianone, te lo sei fatto da solo col Word Art, dì la verità (anche perché forse non hai trovato nessun professionista che si prestasse a mettere il suo lavoro al servizio di una iniziativa tanto ignobile)

2) il programma
Caro Giuliano, forse non hai capito che nessuna donna è fanatica dell'aborto. Se lo pensi o ti hanno raccontato una balla e te la sei bevuta, o sei veramente uno sciocco. Le donne aborriscono l'aborto, ma questo non significa che sono disponibili a mettere al mondo figli sempre e comunque, e soprattutto, non sono disponibili a lasciarsi trattare da bestie da monta.

3) il candidato
Caro Giuliano, dal fetido aspetto di pasta di pane troppo lievitata, scoprire che la propria madre, se solo avesse potuto non ci avrebbe voluto (cosa che suppongo sia avvenuta, dato l'ingiustificato, improvviso livore della tua conversione sulla via della maternità forzata), non è un buon motivo per riportare l'orologio del mondo al medio evo, e infatti le donne, anche se possono essere stupide e 
masochiste quanto vuoi, non te l'hanno permesso.

E dopo questa brillante analisi ...

Risotto con fave e gamberetti (x 2 persone)
400 g di fave freschissime, 1 manciata di code di mazzancolla crude,  1/4 di cipolla, 1 litro di brodo vegetale, 180 g di riso Vialone nano, 10 g di burro, 1 cucchiaio di
prezzemolo tritato.
Sgranare le fave. Far bollire il brodo, aggiungere le fave e far cuocere per qualche minuto.
Nel frattempo rosolare la cipolla tritata in poco olio di oliva, tostare il riso e aggiungere un mestolo di brodo. Quando il brodo è asciugato, aggiungere le fave scolate, e altro brodo, un po' alla volta, fino a cottura quasi completa. Aggiungere le mazzancolle sgusciate, terminare la cottura, mantecare col burro e il prezzemolo e servire molto caldo.

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