domenica 13 aprile 2008

Le bugie hanno le gambe corte (nonostante i tacchi)

Oggi prima giornata di voto, dopo questa campagna elettorale che è riuscita ad essere fiacca ed estenuante e insopportabile nello stesso tempo.
Come ha magnificamente detto il buon Vauro nella sua vignetta sul Manifesto, con una mano ci siamo turati il naso, con un'altra ci siamo parati il culo, e siamo entrati nel seggio.
E lì ci sono letteralmente cadute le palle in terra.
Premetto che abbiamo religiosamente ficcato nella raccolta differenziata tutti i santini elettorali che ci sono stati infilati nella cassetta della posta, senza aprirli, per par condicio, per cui ci siamo resi conto di alcune cosette proprio lì, al seggio.
Dunque, avete presente il buon Casini che ha fatto tutta la sua campagna elettorale dando dietro al suo ex alleato Berlusconi?
Ma quale ex alleato! I due si sono divisi a livello nazionale per inculare un po' più di elettori, così che chi proprio si schifa di votare Berlusca possa votare Casini, convinto di votare il centro, tanto i due si rimetteranno insieme subito dopo il voto, e questo è chiaro vedendo gli apparentamenti nelle liste locali, dove il buon Casini sta alla destra del bisunto del signore!
Siccome ho deciso che stare zitta non mi fa bene alla pressione, ho espresso ad alta voce il mio parere su questo immondo ballista.
Non sarà servito a niente, dato che in Italia non si vota per la bontà dei programmi e l'onestà dei candidati, ma per altri e imperscutabili motivi, ma per lo meno chi era nel seggio in quel momento non può dire di non essere stato avvertito quando scoprirà che ha votato Casini contro Berlusconi e invece i due sono più pappa e ciccia di prima.
Dopo di che, intanto che c'ero, siccome sulle liste ho trovato un po' di personcine che conosco, e che non stimo, ho espresso ad alta voce la mia scarsa stima nei loro confronti.
Alla fine, sfogata pur se non soddisfatta, che la soddisfazione l'avrei avuta solo vedendo il fuoco divino scendere dal cielo, sono entrata nella mia sezione, e ho chiesto se si poteva votare sputando sopra la scheda, dopo aver ingerito adeguata dose di liquerizia per rendere indelebile il voto.
La presidente di seggio ha ridacchiato, mi ha consegnato le schede e la matita copiativa, non mi ha chiesto se avevo mezzi per fotografare il voto, e mi ha lasciato entrare in cabina.
Ho votato, ebbene, si, rimettendomi una mano a proteggere il naso, un'altra a proteggere il culo e reggendo quindi la matita con i denti.
Voglio Zapatero!

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