giovedì 17 aprile 2008

Le sarde "abbottonate"

Come sempre succede dopo un tour de force lavorativo, una volta terminato sopraggiunge il rilassamento, e stamattina l'idea di rimanere in casa mi dava profondamente fastidio.
Così ho approfittato che il prof doveva andare a fare una visita medica per accompagnarlo (lo so che non è quel gran giro, ma piuttosto che niente è meglio piuttosto), e poi siamo andati a fare la spesa in un supermercato dall'altra parte della città che ha prodotti molto buoni e convenienti, solo che di solito per noi è un po' scomodo.
Infatti c'era molto pesce a prezzo decisamente interessante, così ho fatto una buona scorta.
Ho preso sarde per noi e filetto di merluzzo, che era in offerta, per i gatti.
Ai gatti l'ho dato stasera. La piccola Firestarter, la più giovane della banda, si è avventata sul piatto, cacciando via tutti gli altri, che sono più grandi di lei da 4 a 10 volte, a soffiate, dopo di che si è rimpinzata fino ad avere letteralmente la pancia deformata. Poi si è trascinata verso una sedia, ci è più o meno saltata sopra, assai goffamente, e appena arrivata sulla seduta, si è addormentata di botto, e sta ancora dormendo, nonostante io poco fa abbia provato a tentarla con un pezzetto di parmigiano, che le piace molto.
Le sarde le abbiamo cucinate "abbottonate", cioè imbottite, ripiene.

Sarde "abbottonate" (x 2 persone)
8 grosse sarde diliscate e aperte a libro, olive di Gaeta, prezzemolo, aglio, pane grattuggiato, olio di oliva.
Tritare finemente le olive, il prezzemolo e l'aglio, unire il pane grattuggiato e l'olio, per ottenere una specie di pastella.
Coprire il fondo di una teglia con carta da forno leggermente oleata, disporre 4 sarde con la polpa verso l'alto, disporci sopra il ripieno e chiudere con le altre sarde, messe con la pelle verso l'esterno.
Irrorare con un po' di olio di oliva e spolverare di prezzemolo tritato.
Infornare a 180 °C per 20 minuti.

Il nostro pellegrino, ovvero Benedetto XVI, detto familiarmente Nazinger, come tutti ormai sanno si trova negli Stati Uniti, e ha pronunciato parole di profondo dolore e dispiacere su quasi tutto.
Va bene la pedofilia, vanno bene gli schiavi negri e gli indiani d'america, ma, Santo Padre, e la pena di morte?
Mi pare proprio un usare due pesi e due misure tutto questo pandemonio per persone che sono già morte, così come per quelle che non sono ancora vive, e poi nemmeno una parolina contro la pena di morte.
Ci sono proprio esseri umani di serie A e di serie B ... o meglio, se non sei un essere umano, o non lo sei più, sei di serie A, altrimenti, beh, si provvede a farti diventare un essere umano di serie A, no?

L'unica cosa che mi ha fatto piacere di queste ultime elezioni è che nessuno, ma proprio nessuno si è filato Ferrara ... e meno male ...

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