Si dice che ai matti si da sempre ragione, e questo è vero, soprattutto quando ce l'hanno.
Il matto in questione è il presidente iraniano Ahmadinejad, che di solito quando apre bocca dice degli spropositi inauditi, ma stavolta sono nettamente propensa a pensare che abbia ragione.
Mi spiego, in un articolo pubblicato su Repubblica il barbuto giovanotto sostiene che il caro prezzi del petrolio è falsato e manovrato, che non c'è alcuna necessita di aumentare la produzione di greggio perché sul mercato ce n'è più che a sufficienza, anzi, troppo, e che alla base di tutta l'instabilità che stiamo vivendo c'è la diminuzione di valore del dollaro (rispetto all'euro immagino, come sempre negli articoli dei giornali italiani le dichiarazioni dei politici sono tagliate in modo da capirci il meno possibile).
Infatti giusto ieri il prof mi faceva notare che, preso il valore del dollaro rispetto all'euro nel 2000 e nel 2008, traducendo il costo del petrolio in euro si otterrebbe una diminuzione di costo per ciascun barile di circa mezzo euro.
Si, mi sono spiegata bene, in pratica noi che paghiamo le nostre forniture in euro non dovremmo riscontrare alcun aumento nei prezzi del petrolio.
E invece no, i nostri prezzi continuano ad alzarsi.
Ora, considerato che, esaminando quello che ha detto il barbuto, mi par di capire che questa enorme differenza di soldi che escono dalle nostre tasche non arrivi in quelle degli iraniani, mi chiedo dove sia il collo di bottiglia, dove sia questo enome aneurisma di soldi che si sta formando da qualche parte.
Ed ecco che Tremonti, nel suo modo demagogico, punta il dito sul colpevole, istituendo la Robin Tax sugli enormi guadagni dei petrolieri.
Non sto ad esaminare ora una tassa che è stata strombazzata come un modo per ridistribuire la ricchezza, e sarà invece una una tantum ... e immagino che, a differenza delle tante una tantum con cui negli anni sono stati colpiti i cittadini, che sono diventate "una semper", questa sarà veramente una una tantum, e scommetto anche che finiremo per ripagarla noi ... ma dicevo, non ho voglia di approfondire adesso.
Così, mi tocca dar ragione al matto, niente da fare in proposito, anche se questo non migliora di una virgola la mia opinione sul soggetto, che d'altra parte è la stessa opinione che ho nei confronti dei politici nostrani.
Lo so che qualcuno potrà ritenere questo abbinamento blasfemo, ma oggi ho cucinato maiale. Giuro, non l'ho fatto per scorno al presidente iraniano, la spesa per oggi l'ho fatta ieri, quando ancora non avevo letto la sua opinione sul prezzo del petrolio!
Nodini di maiale in umido con verdure (x 2 persone)
2 nodini di maiale, 1/2 cipolla, 1 costola di sedano, 2 carote, 1 peperone rosso, 10 g di burro, 1/2 bicchiere di brodo vegetale, 1/2 bicchiere di vino bianco secco, olio extravergine di oliva, farina, prezzemolo, dragoncello, semi di finocchio.
Sciogliere il burro con poco olio in una larga padella antiaderente.
Tagliare a dadini molto piccoli tutte le verdure, metterle nella padella e farle appassire.
Nel frattempo infarinare bene i nodini, scrollando la farina in eccesso.
Togliere le verdure dalla padella, mettere i nodini e rosolarli un paio di minuti per parte.
Rimettere le verdure nella padella, aggiungere il vino e lasciarlo evaporare, bagnare col brodo e continuare la cottura con padella coperta finché la carne è ben tenera (15 minuti circa).
Tritare finemente gli aromi e cospargere la carne qualche minuto prima di spegnere il fuoco.
Servire caldissimo accompagnando con del riso Basmati lessato.
1 commento:
Be si.... se il matto ha ragione, ha ragione!!!
Un abbraccio
Francesca
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