mercoledì 11 giugno 2008

Onorevole, eminenza, direi che è una emergenza

Sto pacificamente lavoricchiando, pomeriggio svogliato in vista di temporale, quando alla radio sento una notizia tremenda: 6 operai sono morti pulendo la vasca fanghi di un depuratore.
E questi si aggiungono a un altro operaio morto sotto una ruspa questa mattina, e alla teoria di morti di lavoro che si susseguon ogni giorno in Italia.
Però gli industriali hanno gridato allo scandalo quando il precedente governo ha cercato di dare una stretta alle procedure per la sicurezza sul lavoro, e non è escluso, per niente, che l'atmosfera di soddisfazione e paluso che circonda questo nuovo governo derivi in buona parte dal fatto che questa maggioranza della sicurezza dei lavoratori non parli nemmeno di striscio.
In compenso le intercettazioni telefoniche sono definite una emergenza che turba i cittadini.
I che? io sono una cittadina, e a me francamente non turba l'idea di poter essere intercettata: non ho bisogno di nascondermi dietro una cornetta telefonica per dire le cose esattamente come le penso, e non ho proprio niente da nascondere.
Mi da fastidio che le intercettazioni vengano diffuse a destra e a manca, ma chi ci campa su questo basso pettegolezzo? Gli stessi che ci si stracciano le vesti, vale a dire le televisioni e i giornali del nostro beneamato bisunto.
Le intercettazioni non sono un'emergenza, anzi, dirò che non me ne potrebbe fregar di meno.
I morti di lavoro si. Quanto guadagnavano questi operai morti? 100, 1100 euro al mese? Meno di quello che gli serve per mantenere le famiglie probabilmente. Eppure sono morti, di intercettazioni non si muore, al massimo si fa una figura di merda, o si finisce in galera (forse), se si ha commesso qualche reato.
No, non è una emergenza.
E Nazingher che dice? Certo, blandamente se ne dispiace, ma non mi pare disposto a scardinare leggi dello stato per salvare delle vite vere, di uomini e donne adulti, come è disposto a fare nei confronti di feti, di grumuli di cellule, cercando di scardinare la 194.
Ovviamente un feto vale più di un uomo, l'aborto è una emergenza contro cui ci si batte al punto di spingere i propri politici manovrati a violare la costituzione, a tenere in nessun conto un referendum.
No, la 194 non è una emergenza.
I morti sul lavoro sono l'emergenza, e chi spaccia per emergenza qualcosa d'altro, i pretesti e gli interessi privati, per quello che mi riguarda può beatamente andare a fare in culo!

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