venerdì 8 agosto 2008

I superpoteri dei superpippi

Premessa: per superpippo non si intende Pippo Baudo, il quale a causa della sua longevità artistica e della sua capacità di far digerire alle masse anche il programma più misero è affettuosamente chiamato superpippo.
No, io intendo proprio Pippo, il buffo e scombinato cane amico di Topolino, il quale quando mangia una nocciolina, yuk, si potenzia, e diventa Superpippo, senza peraltro nulla perdere della sua pippitudine.
E altrettanti superpippi mi sembrano i sindaci italiani, graziati da "ghe pensi mi" Maroni con la concessione dei superpoteri senza nemmeno la nocciolina.
I più prudenti tra i pippi-sindaci si sono mostrati un po' perplessi per la concessione di tanta grazia, e ne hanno ben donde.
Innanzi tutto una concessione del genere rischia di minare il ferreo concetto di divisione tra poteri politici e amministrativi all'interno della macchina del Comune.
Perché? Beh, normalmente i sindaci hanno la tendenza a pensare che tutto quello che si forma nel loro cervellino si possa realizzare immediatamente, ed è compito degli amministrativi invece prendere questa idea grezza, vagliarla alla luce di mille sciocchezze, che vanno dalla legalità dell'idea al fatto che ci siano i soldi in cassa per portarla avanti.
La legge già regola alcune situazioni particolari, in cui è concesso al sindaco di prendere provvedimenti immediati, senza curarsi troppo di tutte queste cosucce, per un bene superiore. Infatti il sindaco ha il potere, in alcune materie, di emettere ordinanze contingibili e urgenti, che però devono avere dei requisiti specifici: l'estrema urgenza di risolvere il problema, l'impossibilità di adottare altri strumenti più ortodossi, la temporaneità, e l'impossibilità di reiterare l'ordinanza.
Pochi maledetti e subito, per riassumere.
E adesso si apre il parco giochi: si dà il potere ai sindaci di ordinare la prima cosa che gli passa per l'anticamera del cervello, senza un minimo di verifica sulla reale necessità, sulla reale possibilità di verificare l'adempimento a quanto ordinato, sulla legalità, l'opportunità e l'economicità.
Non a caso questi superpippi-sindaci desiderano tanto chiamarsi sceriffi, infatti la legge è da far-west.
E così Alemanno arma i vigili, e ci si augura che gli faccia fare adeguati corsi di tiro, di self control, di valutazione del rischio, oltre che indagini psicologiche per verificare che siano in grado di portare l'arma, che già abbiamo fin troppe guardie giurate che con la pistola di ordinanza invece che i rapinatori ammazzano la moglie. Dopo di che, posto che intenda far le cose per bene, ci si chiede da quale capitolo di spesa stornerà i soldi per questa cosa, visto che i trasferimenti ai comuni sono sempre più ridotti, e non c'è più l'ICI. Ah si, li toglierà dall'assistenza, o dalle mense scolastiche, che è più importante dare le pistole ai vigili invece che fornire pasti agli anziani disagiati o migliorare la qualità di quelli dei bambini.
Invece il sindaco di Modena pensa di comminare 500 euro di multa ai clienti delle prostitute. Andrà lui, di notte e sui viali, a spiare i suoi concittadini che si intrattengono con le signorine? Ci manda i vigili e gli paga gli straordinari? E soprattutto, dimentica che in Italia non è reato la prostituzione, ma solo il suo sfruttamento?
Quello che è certo è che tutte le ordinanze, o bozze di ordinanza, che mi sono passate nelle mani prevedono un ampio utilizzo delle teleecamere.
Non è che l'ANCI ha fatto un accordo con qualche produttore di questi aggeggi? Perché altrimenti proprio non capisco ...
Comunque, voglio augurare ogni bene ai superpippi-sceriffi, non intendo certo tarpare i loro furori creativi, in fin dei conti sono una montessoriana, e quindi ritengo che la creatività infantile non debba essere limitata .. attenti solo al fatto che ogni tanto anche Pippo esaurisce la nocciolina in pieno volo, e si schianta inesorabilmente a terra.

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