domenica 24 agosto 2008

Due pomodori e un pasticcio

Qualche tempo fa il nostro fantastico celodurministro ha tuonato contro gli insegnanti del sud, rei, a suo giudizio, di tartassare i poveri studenti del nord, così geneticamente superiori a loro che bocciarli in matematica per il semplice fatto che non sanno una cippa di matematica è come bestemmiare sul Sinai.
Ovviamente lo studente inchiappettato in matematica era il figliolo del succitato celodurministro, ma questo è un particolare di secondaria importanza ... non è l'offesa ai sacri lombi ad avere scandalizzato il Bossi, ma il fatto che l'insegnante fosse del sud.
E quindi, che tornino ad insegnare al sud, questi insegnanti così poco preparati da non sapere che al figlio del senatur la promozione si dà, per diritto di cazzo duro, e che cazzo!
Ieri invece la maestrina dalla penna rossa, colei che pensa di risolvere i problemi della scuola italiana con i grembiuli e il sette in condotta, vale a dire la ministra minestra Gelmini, dall'alto della sua predella ha tuonato contro le scuole del Sud, dicendo che sono loro che, con la loro scarsa qualità, abbassano la qualità media delle scuole italiane, e ha proposto che per gli insengnanti del sud vengano tenuti appositi corsi di recupero, in modo che imparino a insegnare come quelli del nord.
Ma come?
Sti insegnanti del sud, dove insegnano? Al nord, rompendo le scatole alla lega, ma facendo sì che la qualità delle scuole del nord sia più alta di quelle del sud, oppure a sud con una bassa qualità?
Opure a sud insegnano gli insegnanti del nord?
Insomma, un pasticcio innominabile, quale solo potrebbe venire fuori da una discussione tra due scimmie ammaestrate.
Oggi la minestra Gellini fa parziale marcia indietro, dicendo che è necessario "colmare il gap esistente tra scuole del Nord e scuole del Sud con più formazione e aiuti sia per i docenti che per gli studenti".
Due domande:
1) con che soldi?
2) con che insegnanti? mandando al sud quelli che stanno sui coglioni al senatur?
Ma soprattutto: sa quello che dice? perché l'analisi semantica delle frasi dette dalla ministra minestra spesso rivela simpatiche sorprese ...
Un pasticcio simile è decisamente immangiabile, meglio il polletto grigliato che ci siamo fatti oggi, preceduto da un piatto di penne al pomodoro, anzi, ai due pomodori.

Penne ai due pomodori (x 2 persone)
160 g di penne lisce, 1 scalogno, 1 cucchiaio di capperi di Pantelleria, 6 pomodorini, 3 pomodori secchi sott'olio, erba cipollina, timo, olio extravergine di oliva, pepe.

Tritare finemente lo scalogno, farlo appassire in padella con l'olio e i capperi.
Aggiungere i pomodorini tagliati a pezzetti e i pomodori secchi tritati grossolanamente.
Cuocere a fuoco bassissimo.
Nel frattempo cuocere la pasta al dente.
Quando la pasta è quasi cotta aggiungere al sugo le erbe e il pepe.
Saltare la pasta nel sugo per un minuto a fuoco vivace, e servire caldissima.

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