giovedì 4 dicembre 2008

Tutte le scuse sono buone

Stasera sono particolarmente addormentata: la notte scorsa ho riposato poco e male, poi a ora di pranzo ho sentito d'Alema intervistato dalla Palombelli, insomma che il mio cervello è come avvolto da un impermeabile.
In questa siatuazione di beata idiozia, mi ha particolarmente colpito una notizia data da Repubblica.
In poche parole una coppia di coniugi ha scoperto che il loro matrimonio in chiesa era stato officiato da un prete che poi si è dimostrato esere pedofilo, e quindi si sono rivolti alla Sacra Rota, chiedendo l'annullamento per "indegnità del celebrante".
Non so se mettermi a ridere o a piangere, perché di scuse per mandare a gambe levate un matrimonio con quel sistema ipocrita che è l'annullamento di Sacra Rota ne avevo sentite tante, dai matrimoni non consumati che però hanno aumentato di qualche unità la popolazione umana, ai vizi di forma più stupefacenti, uno per tutti: mi sono sposato solo perché così avrei potuto comprarmi la moto, letta sulle carte di richiesta di annullamento di un conoscente, ma mai incredibile come questa.
Cosa ha di così incredibile?
Beh, è semplice: il matrimonio è l'unico sacramento in cui il celebrante non è il prete.
Sono i coniugi i celebranti, e il prete benedice semplicemente il sacramento celebrato dai coniugi, quindi la richiesta di annullamento per indegnità del celebrante equivale a dire che l'annullamento viene chiesto perché i congiugi al momento del matrimonio non erano degni.
Vabbè che in quest'epoca di strana teologia ratzingeriana, dove dietro il paravento dell'infallibilità del papa si nascondono i più incredibili errori dottrinali, che poi in termini di senso comune sono cazzate galattiche, tutto è veramente possibile.

Mi riscatto da questo post teologico del quale probabilmente non frega nulla a nessuno scrivendo la ricetta del pane di farro e grano saraceno.

Pane di farro e grano saraceno
150 g di farina manitoba, 20 g di pasta acida secca, 200 g di farina di farro, 150 g di farina di grano saraceno, 30 g di olio extravergine di oliva, 12 g di sale, 1 cucchiaino di semi di finocchio, 1 cucchiaino di coriandolo macinato, 350 cc di acqua tiepida.

Mescolare la farina manitoba con la pasta acida, aggiungere 100 cc di acqua, formare un panetto e mettere a lievitare coperto e al caldo per 4 ore.
Mettere in una grossa ciotola le restanti farine, disponendole a fontana, mettere al centro il panetto lievitato, aggiungere l'acqua e iniziare a impastare, quindi aggiungere l'olio, il sale e le spezie.
Impastare energicamente con una impastatrice, quindi mettere a lievitare coperto e al caldo per 4 ore.
Infarinare una spianatoia, versare la pasta e lavorarla energicamente con le mani infarinate, aggiungendo eventualmente un po' di farina di farro se fosse troppo molle, per circa 5 minuti.
Mettere la pasta in uno stampo da plum cake, lasciar lievitare al caldo per un'ora, intanto preriscaldare il forno a 1890 °C, mettere nel forno una bacinella piena d'acqua, infornare il pane e cuocere per 40 minuti circa.

1 commento:

Francesca ha detto...

Hai ragione, delle ragioni di annullamento della Sacra Rota non me ne può fregare di meno... Quella che riporti però è davvero "divertente"!!!
Diverso il discorso per la ricetta del pane. Io lo faccio abbastanza spesso e quindi le ricette nuove sono sempre graditissime!!!