L'ondata di freddo si è, prevedibilmente, abbattuta su tutto il paese: è fine novembre, e che faccia freddo è normale.
Un po' meno normale è che un tubo di ghisa sia precipitato dal soffitto di una scuola, abbia ucciso un ragazzo, e ridotto a mal partito degli altri.
Ovviamente non è colpa di questo governo, come non è colpa del precedente, è colpa della logica perversa che permea l'Italia, per cui si fanno le leggi e si proprogano le scadenze sine die, per cui se un edificio è pubblico i suoi costi sono ridotti al minimo, in modo che i ricavi per i privati che lo costruiscono siano il massimo possibile, per cui è possibile un'uscita come quella della ministra minestra "che ci faccio qui?" Gelmini.
La gentil signora in questione si è, doverosamente, recata immediatamente sul luogo del disastro, e non ha trovato niente di meglio da dichiarare che il governo nel 2008 ha distribuito 300 milioni di euo per la sicurezza nelle scuole.
Beh, dirà qualcuno, significa che il governo si sta muovendo, che hai sempre da obiettare?
Obietto perché la scelta dei termini in un discorso politico è una cosa essenziale, e a me quel verbo distribuire ha fatto venire la pelle d'oca. Perché una distribuzione fa pensare a un piglia piglia in cui chi primo è arrivato, ha fatto la voce più grossa o aveva più santi in paradiso ha fatto la parte del leone, lasciando gli altri a bocca asciutta.
E una cosa del genere è una delle sfaccettature che fanno della scuola italiana, sia come istituzione sia come edificio, pluralità di edifici, quello che è.
Ben diversa, assai più rassicurante, sarebbe stata una dichiarazione di questo tipo: "abbiamo valutato e finanziato progetti per la sicurezza nelle scuole per 300 milioni di euro". Ma la ministra minestra non può dire niente del genere, e, e dobbiamo ringraziare per questo la sua totale incapacità politica e la sua ancora più totale incompetenza, non ha ancora raggiunto un grado di marcescenza tale da dire il falso anche nel sonno.
E a questo punto diventa inevitabile parlare del bugiardo matricolato, quello per cui lavorano a tempo pieno tutti i chirurghi plastici d'Italia, nel limargli ogni giorno il naso, che altrimenti potrebbe beatamente sostituire il ponte sullo stretto a furia di crescere. Sto parlando del bisunto del signore ovviamente, sua pelosa calvizie Silvio Berlusconi.
Stavo sentendo il giornale radio a ora di pranzo, mentre tagliavo dei pomodorini per farmi uno spaghetto veloce, quando il giornalista di turno manda in viva voce l'intervento del Presidente del Consiglio relativo alla sciagura della scuola di Rivoli. L'intervento di per se è scioccante nella sua insipidezza, uno scaricabarile che sposta la responsabilità dalla mancata manutenzione delle scuole alla fatalità, ma si sa, dall'uomo non si può pretendere di più. Il peggio però viene dopo.
Senza alcuno stacco, senza che il giornalista avvisi che si è cambiato argomento, il bisunto prosegue il suo intervento prendendosela coi cittadini che diventano poveri perché non comprano, con la sinistra che genera la paura nel crollo dell'economia, che è in buone mani visto che verranno (futuro, nota bene) prese delle misure per il suo rinforzo, e coi giornalisti dei giornali e delle televisioni, che sono tutti di sinistra e che lo prendono in giro e a volte lo insultano.
Dopo di che l'intervento in viva voce finisce e il giornalista (forse l'unico fulgido esempio di giornalista non di sinistra?) conclude, testuali parole "avete ascoltato l'intervento del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi sulla tragedia di Rivoli". Complimenti, vivissimi complimenti.
Vabbè, siccome oggi mi sono fatta uno spaghetto veloce, pubblico la ricetta delle linguine con cozze e zucchine che ho preparato ieri.
Linguine con cozze e zucchine (x 2 persone)
160 g di linguine, 2 zucchine medie, 1 sacchetto di cozze, 2 spicchi d'aglio, 1 bustina di zafferano, olio extravergine, prezzemolo tritato, pepe
Pulire le cozze.
Tagliare a pezzi uno spicchi d'aglio, farlo leggermente rosolare in poco olio, aggiungere le cozze, bagnare con un mestolo di acqua calda, coprire e lasciare sul fuoco finché le cozze non sono aperte.
Tritare l'altro spicchio d'aglio, e tagliare le zucchine a cubetti. Rosolare l'aglio in poco olio, aggiungere le zucchine, salare leggermente, pepare a piacere, aggiungere un mestolo di acqua delle cozze e continuare la cottura a fuoco basso.
Sgusciare le cozze e aggiungerle alle zucchine, continuare la cottura a fuoco bassissimo per qualche minuto, aggiungere lo zafferano e il prezzemolo.
Nel frattempo cuocere al dente le linguine, scolarle e saltarle in padella col sugo di cozze, servire immediatamente.
1 commento:
Non commento quanto scrivi sul bisunto del signore... potrei avere dei malori!!!
La ricetta delle linguine cozze e zucchine invece è assai più invitante! La terrò presente.
Un abbraccio
Francesca
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